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Dopo l’incontro del 5 maggio 2017 con la nostra Prima Cittadina all’ordine del giorno l’illuminazione del Parco, dormiamo sonni tranquilli.

Non è vero, ma lo scriviamo per non fare i soliti disfattisti, sobillatori e pessimisti. 

In quella sera di metà primavera, ci veniva garantito, assicurato “giurin-giuretta” che entro la fine di maggio tempo permettendo e in mancanza di catastrofi, inondazioni, uragani; si sarebbero viste le prime lampadine accese al Parco del Grugnotorto, per l’esattezza i primi sette lampioni si sarebbero dovuti accendere. Successivamente entro la fine di giugno altri cinque lampioni avrebbero dovuto illuminare come d’incanto il secondo lotto del parco. Quindi in totale dicasi ben dodici lampioni , avrebbero dovuto illuminare l’arrivo dell’estate tacconese. Dodici, non chiacchiere!

Memori delle tante promesse degli ultimi anni, dobbiamo confessare che non eravamo convinti, ma di fronte al “giurin-giuretta” non potevamo esimerci dal ringraziare per la dozzina di lampioni che da li a breve sarebbero resuscitati. .

Cominciò così la sessanta giorni di passione in attesa del 30.06; fatidico numero che avrebbe permesso agli amanti delle passeggiate notturne di provare l’ebbrezza di addentrarsi nella selva oscura.

 

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31.05, 30.06 alcuni di noi, gli amanti della cabala li giocarono subito al lotto, quaterna secca su tutte le ruote, così per non sbagliare; uno aprì le scommesse clandestine; i più pessimisti dissero che l’incontro del 5 maggio, considerata la data lasciava presagire poco di buono. Ma in tutti noi un lumicino di speranza c’era, d’altronde il “giurin-giuretta”  è la garanzia. 

Fu così che alla fine di maggio i primi sei lampioni videro la lampadina e  i primi duecento metri di parco finalmente illuminati. 

Vabbé  sei e non sette, poco importa hanno contato male pensavano fossero sette invece sono sei , intanto le lampadine sono accese! 

Cominciammo a stappare le bottiglie, balli e danze tutta la notte. Qualcuno tirò fuori dal cassetto la bandiera di Taccona e iniziò a correre nel parco con il drappo svolazzante. Il Presidente prese una lampadina e l’alzò in cielo, stile Cannavaro con la coppa del mondo a Berlino. 

Non ci potevamo credere ben sei lampadine accese! Riuscimmo a vedere la stradina illuminata, oddio non è stato proprio come vedere la “luce in fondo al tunnel”, ma i presupposti erano tali. 

L’unico dispiaciuto è stato “l’allibratore”, che vide il buio perché dovette pagare le vincite, ma i più lo sapevano c’era il “giurin-giuretta” che faceva la differenza questa volta. 

Ora non rimaneva che aspettare gli altri lampioni…e per stare in tema: …FU VERA GLORIA? AI POSTERI L’ARDUA SENTENZA…

Fino a qui nessun problema, ma gli altri cinque?

Ohibò! Acciderbolina …Finite le lampadine? 

MA NOOOOO DAI!!! MAI UNA GIOIA… l’unico a godere come un riccio è stato “l’allibratore” che rivide la luce, LUI. 

Bene, sino a  qui abbiamo cercato di scherzarci su, anche se poi la realtà è questa. 

Alla riunione del 5 maggio siamo arrivati a seguito di una nostra richiesta sull’ illuminazione del Parco, una delle tante fino ad allora mai prese in considerazione  tranne un paio, da questa giunta e tanto meno da quella precedente, scaturita da una segnalazione pervenuta in Associazione da parte di alcuni cittadini residenti ai confini del parco, che nei mesi antecedenti avevano subito furti nelle proprie abitazioni. 

In quell’incontro presente oltre la nostra Prima Cittadina anche l’Assessore ai Lavori Pubblici, il responsabile dell’Ufficio preposto, il Comandante della Polizia Municipale e i cittadini che hanno inviato la segnalazione con raccolta firme. 

Come scritto sopra, in questa riunione, è stata garantita assumendosi  il preciso impegno dei presenti, l’accensione dei 12 lampioni e nello specifico: sette, quelli che dall’ingresso del parco da Piazza Cooperazione portano verso l’interno e cinque, quelli che dalla via centrale portano verso l’area cani. 

I primi sette, che in realtà sono sei  sono stati ripristinati, degli altri cinque abbiamo perso traccia. 

Fermo restando che piuttosto che niente, è sempre meglio piuttosto; rimarchiamo fermamente che l’impegno preso non è stato mantenuto;   che è scandaloso che dopo sette anni di segnalazioni , lettere, incontri , articoli di giornale e chi più ne ha più ne metta,  si sia arrivati ad ccendere sei lampade, dicasi SEI su un’area di quelle dimensioni; che è vergognoso che il tratto di ciclabile che attraversa il nostro Comune sia completamente al buio e non fruibile nelle ore serali. 

Noi dopo sette anni di denunce, promesse non mantenute, report dello stato dell’impianto mai fatto pervenire e quindi stanchi, delusi e amareggiati cominciamo a perdere la speranza di vedere il parco illuminato. Stiamo verificando se ci sono gli estremi  per presentare un esposto ufficiale alle autorità competenti, anche conseguentemente ai furti verificatesi i mesi passati,  crediamo che di parole al vento ne sono state dette tante, forse troppe. 

Ben vengano i sei lampioni sia chiaro, ma non saranno quelli che fermeranno le denuncie di degrado sul Parco e la Ciclabile che ormai da molti anni, troppi consentiteci di scrivere,  versano in quelle condizioni; denunce che per ora, ma crediamo ancora per poco,resteranno informali e in ambito locale. 

Come sempre non è una minaccia, ma una promessa.